Monti Dimon Paularo

Dislivello = 1300 m. > T. = 3h
  • Dislivello : m. 1300
  • Lunghezza : km. 24.3
  • Tempo Percorrenza : 3 h
  • Cartografia : Tabacco N° 09
  • Quota massima raggiunta : m. 2000
  • Località di Partenza : Treppo Carnico (loc. Zenodis)
  • Periodo consigliato : Eestate, primavera, autunno

In sintesi:
Treppo Carnico, Ligolsullo, Castel Valdaier, Lago Dimon, monte Paularo, sentiero 405, Treppo Carnico.

Questo itinerario porta alla cima del monte Paularo passando per il laghetto Dimon. Luoghi di grande fascino dove non mancherà l’incontro con le marmotte. La salita sempre facile si svolge parte su asfalto, parte su comoda carrareccia lungo il tracciato segnato dalla Proloco della Carnia. La discesa, invece si effettua su sentiero molto facile nella parte alta con un tratto finale lastricato più impegnativo.

Descrizione itinerario:

Si lascia la statale verso passo Monte Croce Carnico in prossimità di Paluzza e si segue verso Treppo Carnico. A Treppo Carnico, subito dopo aver attraversato il ponte sul torrente Pontaiba si continua in direzione Zenodis.

L'itinerario ha inizio nei pressi del ponticello prima della frazione di Zenodis, in prossimità di un vecchio lavatoio e di una fontana (spazio per il parcheggio).

Si inizia a pedalare in direzione Siaio, scendendo dal parcheggio ci si mantiene a sinistra sulla strada che sale leggermente.

1 Dopo 400 metri si giunge alla chiesa di Treppo e si segue a sx in leggera salita su strada ciottolata.

2 A km. 1.3 si esce sulla strada principale e si continua a sx in direzione Ligosullo.

3 A km. 3.6 si continua sulla strada principale seguendo le indicazioni Valdaier- Paularo.

Salendo bel panorama sulla valle Pontaiba.

 

4 A km. 5.1 (t. 35’ circa) si giunge al bivio per Castel Valdaier e si gira a sx seguendo le indicazioni. Circa un chilometro più avanti si apre la vista sul canale di Incaroio e la valle del torrente Chiarsò.

5 A km. 8.5 (t. 1h circa) si giunge all’ampio piazzale dell’albergo rifugio Valdaier (q. 1340).

Da qui si procede prendendo la strada a sx, seguendo le indicazioni dell’APT della Carnia (percorso segnalato N. 10). A km. 9.5 ha termine l’asfalto ed inizia lo sterrato. La strada è sempre ampia, la salita morbida ed il fondo compatto. Il panorama è magnifico verso valle. Si sale con lunghissimi e comodi tornanti. Nella parte alta del tracciato il fondo si fa più sconnesso.

Dopo aver passato il laghetto, a km. 15.2, si passa nei pressi dei ruderi di casera Montelago e si prosegue ancora avanti.

In questo tratto di percorso è quasi certo l’incontro con le marmotte !

6 A km. 15.7 (t. 2h 10’ circa) si giunge ad un ampio spiazzo da dove, sulla sinistra si vede una carrareccia che scende nella conca per poi risalire poco avanti ad una piccola sella.

Sulla destra c’è il sentiero che sale al monte Paularo. Nelle giornate terse è assolutamente consigliabile la salita a piedi alla cima del mone da cui si può godere di una meravigliosa vista a trecentosessanta gradi su tutte le cime circostanti fino ai ghiacciai austriaci del Grossglokner.

7 A km. 16 (t. 2 h 15’ circa) si è alla selletta sopra il lago. Da qui si prosegue sulla carrareccia e, poco avanti, girando sulla destra si vedono, dipinti sui sassi, i segni bianco rossi che identificano il sentiero. Si segue la stradina che gira sulla destra del fianco della montagna.

Poco avanti (km. 16.5) ci si affaccia sulla valle sottostante con magnifica veduta dell’abitato di Paluzza. Il sentiero dal fondo ora erboso inizia a scendere in maniera più decisa ma mai impegnativa. Si affrontano dei facili ed ampi tornanti. La mulattiera è ampia ed il fondo molto compatto.

Più avanti la folta vegetazione fa si che il sentiero si restringa lasciando libera solo una sottile traccia per mettere le ruote.

A km. 19.1 il sentiero si allarga .

8 A km. 19.2 si giunge ad un bivio e si segue a dx in discesa. Da qui il sentiero diventa decisamente più ampio, quasi una carrareccia.

A km. 21.5 si trascura una strada che scende a sx. Da qui la strada diventa ampia e il fondo ghiaioso. Si passano una serie di costruzioni.

9 A km. 22.3, ormai su asfalto, si arriva ad un bivio e si segue a sx (a destra si va a Paluzza).

Immediatamente dopo il bivio la strada si fa nuovamente sterrata.

10 A km. 23 (t. 2 h. 45’ circa) la strada termina di fronte ad un cancello in ferro di una casa. Si deve imboccare il sentiero lastricato che scende sulla destra. All’inizio è stretto ma poco avanti si fa più ampio.

Questo sentiero lastricato a tratti è ripido e richiede buon controllo della bici. Attenzione che con fondo bagnato questa parte può essere pericolosa. In qualche breve tratto l’acqua ha eroso il fondo tanto da rendere il sentiero non ciclabile.

A km. 23.7 la parte impegnativa ha termine, la pendenza diminuisce ed il fondo migliora.

11 A km. 23.9 si è alle prime case, il fondo è dapprima cementato e poi asfaltato. Proseguendo si trova sulla sinistra una scalinata, che si può imboccare, che scende direttamente al parcheggio da dove si è partiti.

Si può anche proseguire sulla strada e girando a sinistra si giunge in breve al punto di partenza.

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