Sauris - Sella Razzo
- Dislivello : m. 850
- Lunghezza : km. 32.5
- Tempo Percorrenza : 2 h 45'
- Cartografia : Tabacco N° 02
- Quota massima raggiunta : m. 1800
- Località di Partenza : Loc. La Maina (Sauris di Sotto)
- Periodo consigliato : Estate, primavera, autunno
In sintesi :
Località La Maina, Sauris, Sella Razzo, Lago, La Maina.
Meraviglioso itinerario, di grande soddisfazione per i luoghi raggiunti ed i panorami che offre. Privo di particolari difficoltà tecniche (salvo un breve tratto di sentiero).
Descrizione itinerario :
L'itinerario ha inizio in Località La Maina nei pressi dell’albergo Domini che ha di fronte un distributore, in riva al lago.
Si inizia a pedalare su asfalto in salita in direzione di Sauris.
1 A km. 2.5, arrivando in prossimità delle prime case di Sauris di Sotto, dopo una segheria, al tornante, si imbocca sulla sx una stradina che porta ad una casa. Oltrepassata la casa si imbocca, sulla sx, una strada di ghiaia che scende e subito piega a destra. Si trova un segnale di divieto di transito. Si guada un torrentello, si scende ancora entrando nel bosco. A km. 3 circa inizia la salita.
A km. 3.7, usciti dal bosco si segue la traccia di sx nel prato.
A km. 4 si segue dritti, poco avanti si segue a sx in salita
2 A km. 4.3 si giunge al centro ippico, gestito da persone simpatiche è provvisto di sauna e palestra.
Da qui si segue a dx e si esce sull’asfalto dove si prende a sx in salita.
3 A km. 5.1 si lascia l’asfalto imboccando sulla sx la carrareccia dal fondo ghiaioso che, con una ripida salita porta alla chiesa di Sauris di Sopra (km.5.6). Da qui si apre una magnifica vista sul monte Bivera.
Si segue a dx in salita su asfalto fino alla piazza del paese proprio di fronte al hotel Bivera (t. 45' circa).
4 Dalla piazza si segue in direzione sella Razzo. La strada asfaltata nel primo tratto procede in falsopiano poi la pendenza aumenta. Man mano che si sale la vista spazia ampia sulla valle e le cime circostanti. In prossimità della sella la veduta è emozionante sulla valle di Sauris ed il lago. Si pedala in un paesaggio magnifico, così appagante da far dimenticare le fatiche della salita.
5 A km. 13.1 (t. 1h 20' circa) la salita ha termine e si giunge a Sella Rioda (quota m. 1800). Grande veduta del Bivera e del monte Tiarfin. Da qui si vede, dalla parte opposta della valle, la strada che si percorrerà per la discesa da Sella Razzo.
Si prosegue in piano sulla strada bianca, più avanti in discesa.
6 A km. 15.9 si giunge all’asfalto (sulla strada proveniente da Forcella Lavaredet) e si segue a sx.
In breve si è a Sella Razzo (m. 1760) e subito dopo il cartello si gira a sx passando davanti alla Malga. Qui si trova l’ottima ricotta che è un buon motivo per una sosta.
7 Poco avanti, su un muretto, si notano le segnalazioni CAI che indicano il sentiero N. 210 che si deve imboccare. Si procede su carrareccia dal fondo compatto che presenta alcuni saliscendi.
8 A km. 18.1 si giunge ad un bivio e si segue a sx in discesa sul sentiero N. 209.
A km. 18.7 si arriva a casera Mediana e si segue dritti sempre sul sentiero N. 209 (si trascura la strada che scende a sx).
Più avanti la bella mulattiera rientra nel bosco.
! 9 A km. 21.3, poco dopo una mangiatoia della riserva di caccia, si deve notare sulla dx la partenza del sentiero che si deve imboccare abbandonando la strada.
Su un pino sono dipinti i segni bianco-rossi del CAI.
Il sentiero è molto bello e divertente, presenta qualche passaggio un po’ impegnativo ma, per i bikers più esperti è completamente ciclabile. Attenzione alle radici, soprattutto con il fondo bagnato.
A km. 22 (t. 2 h circa) la parte ripida ha termine ed il sentiero si allarga diventando una carrareccia.
10 A km. 22.6 si sbuca su una strada più ampia (che proviene dalla cresta del monte Priva) e si segue a sx in discesa.
Duecento metri dopo si guada un torrente, si prosegue seguendo la pista di destra. Si passa un altro guado.
A km. 23.2 si giunge su un’altra strada e si segue a dx in discesa.
11 A km. 25.6 si arriva nei pressi della cabina dell’impianto idroelettrico Pamelouche. Si entra nel greto del torrente.
Molto bella la gola da dove esce il torrente Lumiei. In periodo di secca vale la pena di lasciare le bici per addentrarsi tra le strette pareti del profondo canyon.
Avanti sulla dx si vede il sentiero che prosegue. In mezzo al greto si nota una pista battuta che procede verso il lago, passa sulla sponda opposta per poi risalire sulla destra.
12 Si risale fino a km. 26.4 (t. 2h 20' circa) e quando la strada fa un tornante dx si segue a sx in discesa.
Da qui si procede con saliscendi costeggiando il lago.
A km. 27.4 si trascura una deviazione a dx e si prosegue sulla strada principale in discesa.
A km. 27.8 si attraversa, su una passerella di legno, un altro affluente del lago. Dopo qualche altro saliscendi la strada procede in piano consentendo di godersi la vista sul lago.
13 A km. 30.3 (t. 2h 45') ci si immette sulla strada asfaltata del Passo del Pura e si segue a sx in discesa sempre costeggiando il lago.
Più avanti si passa una galleria che, anche se non illuminata, con un po’ di attenzione si riesce comunque a percorrere.
Usciti dalla galleria si è sulla diga che chiude il lago dal versante orientale. Una sosta per ammirare il panorama è d’obbligo.
La vista è molto bella da entrambi i lati, sia la forra creata dal torrente Lumiei, sia lo specchio del lago sovrastato dalle magnifiche cime.
Alla fine della diga si gira a sx e in breve si raggiunge l’albergo Domini, punto di partenza dell’itinerario.
Molto bello scendere al lago proprio davanti all’albergo, magari per un tuffo ed una tonificante nuotata, splendida conclusione per questo meraviglioso itinerario.